martedì 12 luglio 2011

LE DIVINE MARIONETTE

Un tempo gli Dei profetizzarono
e l'uomo la sua nuda coscienza colmò.
Non vi erano soprusi o genocidi
dai quali era bisognoso proteggiersi
ma il male insito in noi stessi lo si trovò.
La benigna natura mostrava allora
tutto il suo splendore;
ma un male,celato,patologico,
covava al suo interno, logorandola
con rosee fioriture e coloriti arcobaleni.
Vani furono tuttavia i tenativi d'estirparlo.
Le Sacre Scritture cantarono e i serafini epigoni
a giunte mani ballano a ritmo di Sirtaki.
Quel male,profuso ormai in ogni dove,
cova ancor'oggi timido le sue frustazioni,
forse stanco d'essere o troppo
intellettualoide per apparire.
Ma lo si immagina perpetuamente
e sempre lo si immaginerà.
La sanguinosa guerra al nulla continua,
imperterrita e noiosa;
e quando al biforco caprino,
che al nobile banchetto preferi' il sudicio bordello,
il male verrà tramutato in vero,
un'onda paradisiaca tuonerà su ogni sponda,
solcherà ogni monte e devasterà ogni raccolto.
Discriminazioni,angherie,soprusi,stupri,
omicidi,corruzioni e genocidi,
saranno solo lontani incubi che i
celesti giannizzeri avranno amorevolmente scacciato
da questo paradisiaco mondo
al quale non mi rendo ancora conto d'appartenere.
Intanto,nell'attesa,non ci rimane nient'altro
che rendergli il compito ancor più facile.

Continua a leggere!