mercoledì 12 gennaio 2011

MASSA=ENERGIA


Uno dei temi caldi degli ultimi decenni è la rinnovabilità delle fonti di energia; Per energia rinnovabile s’intende una forma di energia che tende a non estinguersi in tempi cosiddetti “umani” (sole, vento, acqua ma anche petrolio, biomasse ecc.), cioè una fonte energetica il cui sfruttamento da parte dell'uomo è garantito per un tempo abbastanza dilatato, rispetto alla vita stessa dell'uomo, in modo da soddisfare le richieste di più generazioni successive. E’ chiaro però che il concetto di rinnovabilità delle risorse non va confuso con quello di eterna rinnovabilità delle risorse; prima o poi le fonti naturali da cui l'uomo trae energia verranno meno, nonostante esse siano presenti in quantità umanamente incalcolabili (si pensi che la vita produttiva media di un pozzo petrolifero è di circa 15-20 anni, durante i quali si calcolano tonnellate di materiale prodotto). Ad insegnarcelo è la matematica, è la logica, attraverso una lettura intelligente ed operativa di un importante concetto fisico, l’energia. Einstein definì fisicamente l'energia come il prodotto di una massa per il quadrato di una costante, nella famosa equazione E=mc^2 [E=energia, m=massa, c=velocità della luce (cost)]. Analizzando il significato di questa equazione ne deduciamo che massa ed energia convivono in un rapporto di diretta proporzionalità, cioè al variare dell’una, la massa, varia proporzionalmente anche l’altra, cioè l’energia.
Contestualizzando la formula, applicandola, cioè, al campo del reale, l’ipotesi iniziale è presto dimostrata. Più le risorse sono sfruttate più queste diminuiscono la loro quantità nel tempo (pur essendo rinnovabili, il rapporto tra consumo e riproduzione delle masse non è equilibrato, ma pende a favore del consumo, consumo 100 non si riproduce 100); ne deriva che, se diminuiscono le risorse, in un futuro ormai non così lontano, ci sarà meno energia prodotta che non sarà più capace di soddisfare le richieste dell’intero pianeta (alcuni studi sostengono che la fissione nucleare con l’isotopo 235 dell’uranio abbia ancora solo altri 200 anni di autonomia prima che gli atomi si consumino). La proiezione futura di questi dati non è confortante, poiché è facilmente auspicabile un aumento delle spese di gestione da parte delle aziende che forniscono servizi energetici come luce e gas, o benzina, per l'accaparramento delle ultime fonti, e quindi una ulteriore maggior spesa per i consumatori.
La conclusione più adatta a questo mio ragionamento sconfina nel campo dell’economia; se i fondi mondiali destinati al settore energetico fossero reinvestiti con un raggio d’azione più ampio, si potrebbero ricavare molteplici vantaggi sia di ordine prettamente economico, sia di ordine ecologico. Investire quindi in maniera più equilibrata tali fondi, abbandonando progetti scadenti come il nucleare, in modo da dare respiro alle fonti in via di esaurimento, garantendo allo stesso tempo un tipo di energia alternativa valida per soddisfare i bisogni comuni come automobile, riscaldamento ecc. Ad esempio, l’energia solare ha un impatto ambientale quasi pari allo zero (il quasi è dovuto ai pannelli solari che al massimo deturpano il paesaggio), però ha lo svantaggio dell’alto costo di gestione. Idem l’eolico o l’idroelettricità. Quindi sarebbe una mossa intelligente bilanciare il rapporto qualità-prezzo di questi mezzi, rendendoli maggiormente accessibili e capaci in poco tempo di sostituirsi alla normale rete di distribuzione dell’energia elettrica (chiamasi solarizzazione di un territorio). Il rendiconto per le società investitrici sarebbe importante e succulento, tenendo conto del fatto che gli investimenti sarebbero su larga scala e non limitati a soddisfare i bisogni del singolo privato come accade ora. Ovviamente la lista di possibili campi di investimento non termina qui, è lunga la sfilza di potenziali energie alternative su cui puntare per un futuro più pulito!

11 commenti:

  1. Parlavo proprio ieri con i miei coinquilini di ciò.
    Inizio col dire che non possiamo paragonare la "rinnovabilità" del petrolio con quella dell'energia solare o eolica. Quando l'energia solare sarà esaurita credo che l'energia sarà il nostro ultimo problema:D

    Parlando del nucleare non posso che concordare, è l'ennesima cazzata (se si farà)che si vede in italia! Come hai detto tu è destinato a finire, quindi inviterei a considerare il costo sempre maggiore della materia prima, per una legge economica se la domanda cresce aumenta il prezzo, è quello che sta succedendo oggi con il petrolio (la benzina è a 1,50, 'rco dio!). Senza considerare i costi per costruire una centrale ma sopratutto per smaltirla, mi pare che la durata di una centrale sia di una 40ina di anni, poi va rinnovata... e negli Usa che sono anche più di 40 anni avanti a noi stanno avendo grossi problemi e si sono accorti che i costi per smaltire gli impianti è maggiore di quelli per costruirla. E tutto questo senza considerare il problema delle scorie.

    Purtroppo non è come dici tu sul discorso economico, Intorno al petrolio e anche al nucleare girano molti interessi. I Pozzi sono di qualcuno, o comunque possono essere acquistati, così come le miniere di uranio, I sole è li, non si può privatizzare, come il vento..

    Per via dell'impatto ambientale che darebbero i pannelli solari, è una scusa che non regge. La bellezza non è data, muta nel tempo.. è troppo relativa e troppi fattori incidono per poter dire che vedere un impianto di pannelli solari sul tetto è poco gradevole.

    In ogni caso bell'articolo, mi pare stiamo iniziando a carburare col blog:D

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  2. Un articolo breve breve che però fa capire molte cose, specie l'ultima frase.

    La sfida verde di Vendola 'Fotovoltaico su ogni tetto'
    06 ottobre 2010 — pagina 1 sezione: BARI

    «STIAMO immaginando un pannello fotovoltaico per ogni palazzo ora che la Puglia è diventato il primo produttore italiano di energia fotovoltaica ed eolica». Intervistato da Bruxelles il governatore ha presentato anche all' estero il suo programma verde. E in Italia, su Chi, ha riaperto lo scontro con il Pd: "Piero Fassino, Massimo D' Alema e Pierluigi Bersani sono anime morte".

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  3. Bravo Marco hai affrontato un tema importante e quantomeno attuale. Io personalmente faccio parte di quella cerchia di persone che ha cambiato idea banalmente dopo aver visto un servizio di Report che mi ha incuriosito e portato ad informarmi maggiormente in merito. Cambiare , questa è la parola d’ordine, in questo caso il cambiamento determinerebbe l’affrontare un gap evoluzionale e generazionale , un po’ come è avvenuto nel passaggio dalla lampadina normale a quella a risparmio energetico, un po’ come è avvenuto nel passaggio dalla raccolta indifferenziata a quella differenziata. Sono del parare che se la spesa debba essere effettuata che sia fatta una volta e bene. A vantaggio dell'ambiente e della salute di tutti! A favore delle energie rinnovabili!

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  4. Rispondo a Nico dicendo che, è vero il sole, come il vento, non si può privatizzarli, ma sai quanto costa installare in casa pannelli solari o pale eoliche?? E vuoi mettere il guadagno anche in questo senso, se si investissero soldi statali per solarizzare intere città o installare pale eoliche che ti producono energia(vedi il progetto di Vendola che fabio ci suggerisce)! Il vantaggio economico(per i cittadini soprattutto) che intendo io è questo.
    I pozzi petroliferi è dato per certo che rientrano nelle possibilità economiche solo di pochi stati, dunque diminuire i costi di gestione ed acquisto di un pozzo non può che far bene anche a questi pochi stati.

    Per Angelo: sono dati certi, verità dimostrate oramai che ci dicono di sostenere il rinnovabile, l'ecosostenibile, sia per noi che per il pianeta stesso. E' stato dimostrato che il petrolio sta finendo, idem per l'uranio. E allora perchè non approfittare di biomasse che produciamo quotidianamente, di fonti realmente rinnovabili come aria e sole??? Questo è il futuro...per fortuna!

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  5. Il progetto di Vendola è rivoluzionario e lungimirante. Probabilmente non sarà di semplice ed immediata attuazione, ma se dovesse andare concretamente in porto costituirebbe una manna per la Puglia e forse per l'Italia (posti di lavoro durante la costruzione, guadagni netti per la regione dovuti alla vendita di energia elettrica prodotta dai pannelli, possibilità di ridurre se non annullare i pagamenti gravosi delle bollette)

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  6. Sul nucleare, io ho una fottuta paura delle scorie. Queste, smaltirle costano un occhio della testa e se "qualcuno" le può smaltire illegalmente a basso prezzo, tu che gestisci l'impianto accetti le sue condizioni, specialmente in tempi di crisi, se la crisi quando saranno attive le centrali ci sarà ancora. E' il business ragazzi. Risparmiano sulla sicurezza dei lavoratori(vedi Thissenkrupp), vuoi che non risparmiano sullo smaltimento delle scorie?

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  7. Ci penserà la mafia, tanto a loro "che ce ne fotte, il bagno s'o vanno a fà alle maldive!"

    Che schifo!

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  8. chi ha detto questo oi Ni? O_o

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  9. intercettazioni tra mafiosi...:S

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  10. "Caro Beppe, sono appena tornato dalla luna di miele in Egitto e ... durante il viaggio in autobus da Assuan ad Abu-Simbel attraverso il deserto non ho fatto altro che pensare a quanta energia pulita si sarebbe potuta produrre con tali condizioni: spazi illimitati, fortissimo irraggiamento solare, totale assenza di nubi. Ho pensato al fatto che fosse molto improbabile che nessuno avesse fatto le mie stesse considerazioni. Al ritorno ho scoperto che esiste Desertec, una fondazione internazionale che promuove lo sfruttamento dell'energia solare dei deserti. Questo è il futuro! C'è un progetto immane che coinvolge Europa Nordafrica per la produzione e distribuzione dell'energia. Tutto ruota attorno al dato che basta recuperare l'energia del 3% della superficie dei deserti del mondo per il fabbisogno mondiale. La Germania si è buttata a capofitto nell'impresa che prevede un'investimento di 400 miliardi di euro. Noi investiamo su infrastrutture inutili (tipo ponti improbabili) e centrali nucleari. Bisogna diffondere assolutamente la conoscenza di questo progetto e sostenerlo, anche economicamente se possibile. Io ci metterei tutti i miei risparmi anche adesso, ma non saprei come fare. Enelgreenpower è appena entrata nel progetto, ma non credo nel sistema delle borse e non comprerei sue azioni neanche sotto tortura." Raffaele G.
    Link a Desertec Foundation

    Tratto dal blog di Grillo

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  11. A noi Italiani piace andare sempre controcorrente, anche quando questa porta verso la terra ferma e non verso il mare aperto!Gli squali vivono meglio a certe profondità...

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