sabato 30 aprile 2011

Le Donne e il Cristianesimo: Contraddizioni di un dottore della Chiesa

Paolo di Tarso in
vesione Nazional Socialista
Il cristianesimo profetizza,fin dai suoi albori,messaggi evangelici di pace e amore tra gli uomini,nonchè di sottomisione spirituale verso un unico Dio;non di meno predica amore fraterno fra gli uomini,implicitamente dunque anche tra individui di sesso opposto.Questa lapalissiana verità non dev'essere pertanto associata alla figura del Cristo;fonti storiche attestano oltre la sua presenza storica anche la sua coerenza spirituale in gesti come di difesa verso le prostitute etc etc,bensi verso un personaggio in particolare della sfera Cristiana,un Dottore della Chiesa,nei cui messaggi sono riscontrabili non poche discrepanze e contraddizioni:Paolo di Tarso.Le contraddizioni alle quali mi sto riferendo sono contenute,e ben note a tutti,nelle famose lettere che il santo scrisse durante il suo peregrinare religioso e che affrontano argomenti,sempre in chiave religiosa,differenti:le lettere ai Corinzi,le lettere ai Romani,le lettere ai Galati etc etc.In esse si trova pero' un filo conduttore che le accomuna,argomento che ha suscitato non pochi dibattiti,ovvero il suo pensiero verso la figura della donna.In una lettera indirizzata ai Galati,per esempio,San paolo,da buon cristiano, dice:'' Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero;non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù''.Questo frase va di pari passo al messaggio propinato dal Cristo,anche se i due non hanno mai avuto l'onore di incontrarsi.Tuttavia,in altre ''dichiarazioni'',il Santo muta completamente canovaccio, com'è palesemente riscontrabile nella Prima Lettera ai Corinzi (1Cor 11, 3 - 9), dove asserisce: ' 'Voglio tuttavia che sappiate questo: Cristo è il capo di ogni uomo, l'uomo è capo della donna e Dio è capo di Cristo. Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, disonora il suo capo; al contrario, ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto, disonora la sua testa, perché è come se fosse rasa. Se una donna, dunque, non vuol portare il velo, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se è vergognoso per una donna essere rasa, si copra col velo.L'uomo, invece, non deve coprirsi la testa, perché è immagine e gloria di Dio; mentre la donna è gloria dell'uomo. Infatti, l'uomo non ebbe origine dalla donna, ma fu la donna ad esser tratta dall'uomo; né fu creato l'uomo per la donna, bensì la donna per l'uomo''.E ancora:nella Lettera ai Romani 16, egli raccomanda la diacona Febe e saluta Giunia,''segnalata tra gli apostoli ed è stata in Cristo prima di me'';nella Prima lettera ai Corinzi(11,5) le donne possono profetizzare ma in (14,34-35) ''le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la Legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemble''.

Non da meno contraddittori,per non dire''maschilisti'',sono i messaggi riportati in altre epistole;mi permetto pertanto di allestire un simpatico dodecalogo che ci può sicuramente chiarire le idee:


1) a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.(1-Timoteo 2, 12).
2) Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore.(Colossesi 3, 18).
3) ][ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo.(sottomesseTito 2,5).
4) Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la Legge(1-Corinzi 14, 34).
5) E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo(1-Corinzi 11,8 NT).
6) Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché  (14,35). parlare in assemblea. Forse la parola di Dio è partita da voi? O è giunta soltanto a voi?
7) Le mogli sianocome al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto siate sottomesse ai mariti (Efesini 5, 22).
8) L'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza.(1-Corinzi 11, 7).
9) Esorta gli schiavi a esser sottomessi in tutto ai loro padroni; li accontentino e non li contraddicano, non rubino, ma dimostrino fedeltà assoluta, per fare onore in tutto alla dottrina di Dio, nostro salvatore.(Tito 2, 9).
10) Ciascuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato. Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; ma anche se puoi diventare libero, profitta piuttosto della tua condizione! Perché lo schiavo che è stato chiamato nel Signore, è un liberto affrancato del Signore!(1-Corinzi 7, 20).
11) Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina. Quelli poi che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo perché sono fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché sono credenti e amati coloro che ricevono i loro servizi. Questo devi insegnare e raccomandare.(1-Timoteo 6, 1).
12) Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera.(Galati 4, 30).

Volutamente,come ben notate,sono state riportate in grassetto le parole più corrosive e che giocano un ruolo primario all'interno di questi messaggi.Oggi queste frasi vengono,anche se non abbastanza e ovunque,etichettate come disciminatorie e razziste,ma a quei tempi?A quei tempi no; un pò per ignoranza, un pò per timore, quelle un tempo erano le stesse parole che un Dio mise in bocca a suo figlio e che inviò sulla Terra per diffonderle.
Allora ci dovremmo concentrare meglio sulla profondità intrinseca nei messaggii evangelici oppure sulla bieca cecità che ci attanaglia, prostrando il capo alle eterne eminenze?
A voi l'ardua sentenza!


7 commenti:

  1. Odifreddi in un suo bellissimo libro (perchè non possiamo essere cristiani, e meno che mai cattolici) dice che per "convertire" un cristiano bisogna fargli leggere la bibbia. i tuoi esempi sono solo 10, ma basta aprire il Levitico per rendersi conto dell'assurdità e mi sia concesso, delle cazzate che vi sono scritte. Per non parlare della Genesi, pura fantascienza. Mi complimento per il post, anche se come al solito mi hai fatto sudare per riordinarlo:D

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  2. Quelle riguardanti la donna , non sono le uniche contraddizioni del Cristianesimo...ma restando su tale argomento, bisogna sottolineare prima di ogni cosa, che quando Gesù "arriva" (per chi ci crede)sulla Terra e diventa protagonista , a torto o ragione, trova un tessuto sociale, uno stile di vita ed una situazione storica a lui indipendente e già ben formata e forgiata! Per cui la situazione della donna rispetto all'uomo "in quel tempo" non è stata "comandata" da Gesù, bensì quest'ultimo non ha alcuna "colpa" riguardo alla situazione di sottomissione della donna, disegnata come essere inferiore; posso farvi un altro esempio , per rendere più chiaro il concetto: riguardo al matrimonio ed alla questione più che mai attuale riguardante i gay, ebbene, anche in tal caso, Gesù non ha "inventato" nulla!Ha trovato già una situazione bella e fatta e l'ha solo regolamentata, passatemi il termine, a suo uso.Dobbiamo capire che per i tempi, Gesù era un gran rivoluzionario, tant'è vero che ha fatto la fine che ha fatto (sottolineo: per chi CREDE!).
    Apro un'altra parentesi: gli scritti sacri come sono arrivati a noi oggi, sono stati scritti, tradotti ed interpretati: tutti questi passaggi , ovviamente inevitabili, in qualche modo hanno nuociuto al messaggio ed alle testimonianze che erano nelle intenzioni primordiali; altro esempio: quando si parla della donna, che partorirà con "dolore", ebbene la traduzione , secondo alcuni esperti, è scorretta;infatti il termine esatto dovrebbe essere "fatica": così possiamo notare come muta significato del passo!
    Sottolineo , tra l'altro, che una cosa è credere nei principi del Cristianesimo; tutt'altro sono le persone che si fanno "discepoli"e divulgatori di tale religione: questi, infatti, sono prima d'ogni cosa uomini, esseri umani che per definizione possono sbagliare ( e ci riescono molto bene!!).
    Certo , poi, credere ed avere fede è un dono, a prescindere da ciò che uomini di ieri ed oggi hanno fatto, professato e detto in nome di Qualcun altro.

    Nameless.

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  3. Un interrogativo mi sorge spontaneo, a questo punto.
    Perchè, nonostante la consapevolezza della non assolutezza degli scritti tramandatici, a causa dell'elaborazione umana di questi, si continua a dare questo peso a questi testi? (parlo usando l'impersonale perchè io sono tra quelli che non crede).
    E' giusto credere che l'errore di trasmissione temporale sia solo grammaticale-lessicale?
    E se invece chi ha trascritto ed INTERPRETATO il messaggio di Gesù, lo abbia fatto personalizzando in eccesso le parole di Cristo?

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  4. Il tuo interrogativo (soprattutto in quanto non credente) è giusto...Io ho cercato di fare un'analisi delle parole, in quanto di questo si trattava: parole-chiave (e relativi concetti) messe in evidenza da Karma;e su questo si potrebbe disquisire all'infinito...ma se si va più affondo, se andiamo oltre gli scritti, ci troveremo innanzi a vere e proprie testimonianze;a che pro quegli uomini avrebbero dovuto scrivere, predicare e morire se non per qualcosa di eccezionale e fuori dall'ordinario visto dai loro occhi,uditi con le loro orecchie e forse perfino toccate con le loro mani?
    Non siamo di certo d'avanti a romanzi fantascientifici...Sono fatti , se pur "sporcati" , tramandati e trascritti da più mani, e spesso gli elementi coincidono...
    è altrettanto vero che in alcuni casi, invece, non si dovrebbe prendere ogni parola alla lettera:spesso si tratta di metafore, come nel caso di Eva che viene creata dalla costola di Adamo; e della famosa "mela" e del peccato originale. Sia chiaro che non sono la persona più adatta a spiegare tutto ciò, non avendo studiato teologia...è solo voglia di conoscenza e un pò di cultura personale (dovuta innegabilmente al mio credo).
    Penso che se a distanza di 2000 anni ne stiamo ancora qui a parlare , qualcosa di vero dovrà pur esserci!
    O , forse, è comodo pensare di essere stati pensati e creati da un'entità divina anziché provenire dalle scimmie...Non lo so...
    Ma io credo.

    Nameless.

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  5. Osservo con piacere che si tratta di un blog, ben strutturato, complimenti al blogger quindi.Vorrei, dire la mia in merito a quanto detto sopra. Perdonate un piccolo off topic ma secondo il mio modestissimo parere, il nocciolo del problema non è credere o non credere, appurare se ciò che è stato menzionato o tramandato da più, possa essere veritiero o mendace. Ciò che mi preme invece sottolineare nell'ambito della quotidianità è la mancanza di rispetto da parte dei giovani che oggi a gran voce si acclamano come BESTEMMIATORI. La bestemmia e quindi l'atto del bestemmiare è oggi uno stile di vita. Vivendo in mezzo ai ragazzi, mi accorgo della loro spontaneità e generosità nel bestemmiare. Premetto col dire che non sono un credente , personalmente provo indifferenza verso il clero e coloro che credono ma ho valori ben radicati mi permettono di far notare come il rispetto verso chi crede debba essere precetto fondamentale della buona educazione.secondo voi è giusto bestemmiare seppur a titolo di scherno o goliardico senza avere (sottolineo,) rispetto, nei confronti degli altri?

    saluti nestore

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  6. Allora iniziamo da "senzanome" al quale non posso dire molto, perchè ha portato la discussione in un piano teologico, dove è inutile entrarvi con la ragione... siccome reputo quest'ultima fondamentale per una discussione che si rispetti, non posso contro battere, rischierei solo di dire quanto già detto da Wailer o dall'autore del Post. Una cosa mi chiedevo in passato, e forse è stata una delle cause della mia perdita di fede: Perchè nella Bibbia ci sono scritte così tante (fatemi usare il termine) Cazzate? Il teologo o chi crede mi risponderà: Non sono cazzate, vanno interpretate. E io mi chiedo, perchè un essere onnisciente,onnipresente non ha scritto un testo chiaro, che non sia soggetto alla perdita di attualità alla quale la Bibbia stessa, forse più di qualsiasi altro testo (proprio per il ruolo che ricopre) è soggetta? La risposta ovvia è che la bibbia sia un libro scritto da uomini, e quindi presenta i difetti e i limiti umani, fosse stato un testo dettato dal Supremo non avrebbe limiti altrimenti vuol dire che anche il Dio che lo ha dettato ha dei limiti, se non di conoscenza quanto di spazio, ma sappiamo grazie alla Teologia che Dio (parlo di quello cristiano che è quello che conosco meglio) può muoversi nel passato e nel futuro a suo piacimento, per dirla in modo volgare.

    A NESTORE:
    Inizio con il ringraziarti per i complimenti, siamo diversi in realtà che scriviamo con idee diverse, diversi percorsi uniti da un legame profondo che ci permette di confrontarci pacificamente e interessante.
    Detto ciò, non capisco come la Bestemmia e l'uso (improprio o meno) che se ne faccia centri con la discussione in atto, mi sembrava che la discussione fosse ad un livello più alto del significato della bestemmia, in ogni caso proverò a risponderti da "blasfemo" quale potrei essere tacciato.
    La bestemmia per un ateo non ha significato... io personalmente ritengo di non offendere nessuno, piuttosto che dire Porco Tizio.. e tacciarlo animalesco, preferisco prendermela con qualcosa di immaginario. E non capisco come possiate sentirvi offesi... è da bigotti (ma un po' tutti i cristiani lo sono) sentirsi offesi da uno che offende il vostro dio... cosa ve ne importa? Sarò punito io per quello che ho fatto, l'inferno toccherà a me... guardatevi la trave nel vostro occhio (chiesa: scandali, soldi, potere, guerre, uccisioni e tante altre schifezzse) piuttosto che guardare la bestemmia/pagliuzza nel mio. è più peccaminoso un Porco Dio o la bottiglia di vino con la foto del neo Beato Wojtyla? è più blasfemo un ateo che insulta qualcuno che per lui non esiste, o un prete che in nome di Dio, sfruttando il suo ruolo violenta un bambino che si fida di lui?

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